mercoledì, agosto 30, 2006

Intervista ad Onesto...


Ovvero ciò che più dista dall'uomo medio, almeno come lo definisce lui. Purtroppo questa intervista è avvenuta via email, non ho avuto così tempo di spiegargli cosa intendevo esattamente con tutte le domande. Il senso delle stesse comunque non gli è sfuggito (e figurarsi...), quindi buona lettura, e grazie honest!

-Beh Onesto, innanzitutto, parlami dell'uomo medio..
-Gran brutta bestia! devo ammettere che parti subito dalle domande difficili, ma del resto come si potrebbe mandare avanti l'umanità` altrimenti? Siamo un po' tutti uomini medi, nel senso che facciamo parte di quel campione statistico che da forma alla nostra società. Siamo egoisti con noi stessi, generosi con il diavolo.

-La presenza di un Dio ti inquieterebbe?
Perché mai giovane? La nostra presenza inquieterebbe forse Dio? l'idea di una entità superiore quale un Dio, più dei, il karma, la figa si pone come dogana della razionalità: arrivato all'estremo confine dello spiegabile razionale anche l'uomo medio, anche il panettiere giunge a chiedersi "che cazzo vivo a fare?". Purtroppo la scienza non può (almeno penso io) rispondere a questa domanda: polvere siamo e polvere ritorneremo; a meno che questa venga assimilata ad una risposta all'atavica domanda, penso che il 99% delle persone lo accoglierebbero con un laconico "ma tu sei fuori!".Per attenermi alla domanda posta, personalmente sono indifferente alla presenza eventuale di un Dio e quindi questo non mi inquieterebbe, ma spieghiamoci meglio: ma Dio che scopo ne avrebbe avuto nel crearci? Per farsi venerare? perché a me pare proprio che in tutte le religioni sia proprio questo il punto fondamentale: la venerazione; non gliene frega nessuno dei dogmi della fede, della transucammazione, del concilio di Nicea, l'importante è credere in Dio, "Dio è con noi" avevano scritto i nazisti sulla fibia della cintura, non importa se poi neanche il diavolo si comporterebbe come questi fottuti adoratori! Dio non poteva già crearci con insito il dogma del credo? che me ne faccio del libero arbitrio se tanto poi vengo giudicato senza appello? "Basterebbe seguire le regole del libro sacro" mi sento già controbattere, ma caro interlocutore, riferendomi alla Bibbia, come può un testo scritto da persone ignote, aggiornato ogni tot anni per adeguarsi ai tempi, composto nella sua parte più' moderna da un impero romano che decise di accettare come facenti parte del testo solo 4 dei 30 vangeli che circolavano ai tempi, potersi ergere ad istituto morale di una certa religione nel terzo millennio?

-Credi nel socialismo?
Partiamo prima di tutto da cosa significa socialismo: prendo spunto dalla Wikipedia[...]Il socialismo si oppone inizialmente al liberalismo classico, che postula il liberismo in economia, chiedendo invece la nazionalizzazione o la socializzazione di tutte o parte delle attività economiche e dei mezzi di produzione. Contesta l'idea delle neutralità delle istituzioni statali rispetto alla lotta di classe e si batte per un mutamento del ruolo dello Stato o, addirittura, nella versione avanzata da Karl Marx e ripresa dall'anarchismo, per la sua eliminazione.[...]Poi sorge spontanea la domanda: credere cosa significa? credo che il socialismo possa "trionfare"? credo che la società necessiti di un cambiamento? credo che il socialismo possa rappresentare il cambiamento auspicato per una giustizia sociale? Io penso che il mondo odierno sia fondato sull'ingiustizia e sull'ineguaglianza e vuoi perché faccio parte della "minoranza oppressa", vuoi perché lo reputo un sistema idealmente sbagliato penso che vada cambiato; il modo per farlo è probabilmente la domanda più interessante, ma qui finiamo sul penale....
Leggetevi questi: http://www.polyarchy.org/essays/italiano/socialismo.html

-Secondo te, la rivoluzione è un atto necessario? E, più in generale, come ti poni di fronte alla violenza?
Se l'umanità` o in generale un popolo desidera` "crescere" e questo penso significhi autodeterminazione e libertà` nel poterlo fare, allora e` necessario un cambiamento radicale dell'impostazione della società attuale: una rivoluzione appunto! Nella attuale configurazione della società` democratica dove mi/ci troviamo a vivere è una farsa istituzionalizzata, la democrazia, come il socialismo reale, ha espresso in questi anni i propri limiti più' forti: la nostra vita e` dominata ad ogni livello da realtà` che si sono distaccate totalmente dalle pratiche reali della gente: basti pensare al consumo di droghe quali la Marijuana o l'hascisc che pur essendo consumate da una larga parte della popolazione si ritrovano ad essere vietate in quanto la società` civile le ritiene dannose al quieto vivere, peccato che nessuno e` mai deceduto da consumo da THC (e` probabilmente questo non avverrà` mai se non facendosi colpire con un blocco da 50 Kg di Afgano) mentre l'alcool viene venduto tranquillamente senza problema alcuno in quanto ormai e` nella cultura moderna (forse perché' in Italia e` pieno di vigne, mentre di Marijuana ne coltivano ben poca nonostante l'origine del nome "Canavese"). Purtroppo questo si allarga a tutti i settori della vita.

-È vero che sei ingrassato?
Secondo la mia bilancia si, deve essere merito dell'opulenza che cerca di conquistarmi...

-Escludi la presenza di entità sovrannaturali, magari inorganiche?
Mi spieghi come una entità sovrannaturale potrebbe essere organica? se ti riferisci all'anima dei morti o simili, posso solo affermare che la mia anima da scienziato le escluderebbe, tuttavia ho spesso sentito parlare di avvenimenti contro il razional-pensiero che mi hanno messo dei dubbi... non ho la dimostrazione che non esistono di conseguenza diciamo che non la escludo, inorganiche o no...

-La scienza, secondo te, fino a che punto si può spingere?
Diciamo che non capisco in che senso, forse puo` arrivare a spiegare se stessa (chissa` cosa ne penserebbe Goedel...).

-Preferisci la Palmas o la Canalis?ù
Trattandole tutte e due come prodotti industriali della demagogia sessuale, posso dire di preferire di più' la Palmas in quanto l'essersi rifatta il seno a 2x anni significa che e` proprio tr...

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"L'anarchia economica della società capitalistica, quale esiste oggi, è secondo me la vera fonte del male. Vediamo di fronte a noi un'enorme comunità di produttori, i cui membri lottano incessantemente per privarsi reciprocamente dei frutti del loro lavoro collettivo, non con la forza ma, complessivamente, in fedele complicità con gli ordinamenti legali."
A. Einstein