martedì, agosto 28, 2007

Milarepa e i demoni

E Milarepa fu assalito dai demoni.

Demoni, fottutissimi demoni, demoni ovunque intorno a lui. Era arrivato tanto oltre, lì in meditazione solitaria, che era giunto al punto in cui i demoni gli si erano parati davanti, per impedirgli di continuare il cammino, un cammino che gli sembrava sempre più in discesa, sempre più facile ora che era quasi giunto alla purezza.

Lo distrussero e lo trascinarono con essi, facendolo sbalzare di qua e di là quanto gli poteva permettere la percezione. E lui comprese quanto era ancora vulnerabile, quanto distante dalla sua realizzazione. Si impegnò per combatterli da subito, ma più ne sconfiggeva più ne comparivano, al punto che lui finalmente riuscì a comprendere che in realtà null’altro erano che illusori. Un sospetto che aveva avuto fin da subito. Ogni volta che un nuovo demone lo insidiava, però, lui si faceva sempre la stessa domanda, la stessa maledetta domanda:

Come posso essere sicuro che anche questo non sia reale? Siccome gli altri non erano reali, come posso ora essere sicuro che anche questo sia illusorio?

E lo combatteva, logorandosi e straziandosi sempre di più.

Quella domanda, quella maledetta domanda, era la radice di tutti i demoni.