
--Anteprima da ciò che sembra essere quello che sto scrivendo ora, e di cui La storia di Luz null'altro è che un capitolo..--
Ricordo esattamente quell'istante: Mappo era irrequieto, tutto era pronto ma non gli pareva bastare, i nostri entusiasmi non riuscivano a volare, limati dai suoi sguardi pensierosi.
Lui era un vero anarchico, lo si capiva dal suo innato senso di controllo e dalla sua sconcertante razionalità. Questo può sembrare un paradosso, ma non lo è. Lui detestava coloro che non si curavano di calpestare le altre persone nel loro incedere caotico, perché era a causa loro che esisteva il bisogno di regole e la conseguente repressione. Per causa loro l'apparato repressivo acquisiva un significato, e poteva cominciare a crescere fino ad avere esistenza autonoma, creando la necessità di un bersaglio. Continui bersagli.
Fino a divenire esso stesso un cane idrofobo, che non si può abbattere senza danni collaterali.
Senza rompere qualche vaso.
-Qualche vaso deve rompersi-
sbottò Mappo nella baracca di Laurent.
-Solo col suo aiuto possiamo farcela. Solo con lui e mediante lui-
-Che? Te sei fuori-
-Veramente credete che noi da soli possiamo farcela? Ad abbattere il grande figliodiputtana cane idrofobo?-
-Non è questo che ci hai detto fino a adesso? Io ci credo-
-Tu non tieni conto di tutti i dettagli. Hanno ammaestrato bene la macchina, ci schiaccerà. Ci va un'arma segreta, potente, talmente potente che non lo possono neanche mettere in conto-
Laurent fumava la sua vecchia pipa.
Sul muro un calendario erotico. Anno 2002.
Rumore di vento che fischia tra le finestre.
-ohi testa di cazzo, cosa ci hai nascosto? cos'è che non ci hai detto?-
-calma ragazzi, lasciamolo spiegare-
-sapete l'addestramento che vi ho fatto? immaginate dove ci possa portare? bene, molto ma molto più in là. solamente non tutti ci possono arrivare. è uno schema del mondo, basta tessere le trame. sfilare e ritessere. c'è qualcuno che ce la fa-
-io ripeto te sei fuori-
-domani. domani vi presenterò una persona eccezionale. domani verrà qua-
Vento. Ancora vento. Senza tregua, là sull'oceano.
L'odore della rivolta era nell'aria. Sebbene Tito fosse così adirato, anche lui lo stava annusando.
Lui era un vero anarchico, lo si capiva dal suo innato senso di controllo e dalla sua sconcertante razionalità. Questo può sembrare un paradosso, ma non lo è. Lui detestava coloro che non si curavano di calpestare le altre persone nel loro incedere caotico, perché era a causa loro che esisteva il bisogno di regole e la conseguente repressione. Per causa loro l'apparato repressivo acquisiva un significato, e poteva cominciare a crescere fino ad avere esistenza autonoma, creando la necessità di un bersaglio. Continui bersagli.
Fino a divenire esso stesso un cane idrofobo, che non si può abbattere senza danni collaterali.
Senza rompere qualche vaso.
-Qualche vaso deve rompersi-
sbottò Mappo nella baracca di Laurent.
-Solo col suo aiuto possiamo farcela. Solo con lui e mediante lui-
-Che? Te sei fuori-
-Veramente credete che noi da soli possiamo farcela? Ad abbattere il grande figliodiputtana cane idrofobo?-
-Non è questo che ci hai detto fino a adesso? Io ci credo-
-Tu non tieni conto di tutti i dettagli. Hanno ammaestrato bene la macchina, ci schiaccerà. Ci va un'arma segreta, potente, talmente potente che non lo possono neanche mettere in conto-
Laurent fumava la sua vecchia pipa.
Sul muro un calendario erotico. Anno 2002.
Rumore di vento che fischia tra le finestre.
-ohi testa di cazzo, cosa ci hai nascosto? cos'è che non ci hai detto?-
-calma ragazzi, lasciamolo spiegare-
-sapete l'addestramento che vi ho fatto? immaginate dove ci possa portare? bene, molto ma molto più in là. solamente non tutti ci possono arrivare. è uno schema del mondo, basta tessere le trame. sfilare e ritessere. c'è qualcuno che ce la fa-
-io ripeto te sei fuori-
-domani. domani vi presenterò una persona eccezionale. domani verrà qua-
Vento. Ancora vento. Senza tregua, là sull'oceano.
L'odore della rivolta era nell'aria. Sebbene Tito fosse così adirato, anche lui lo stava annusando.