
“Non si può vivere in un castello sospeso sul mare”
Laurent, ma dove cazzo sei?
Non rispondi alle mail da mo’…
Ore 15:05. L’agente.
Ore 15:45. Il consiglio di amministrazione.
Ore 17:00 Briefing portafoglio azioni.
Ore 18:00 I miei fratelli.
-Laurent, non riesco a rintracciarlo. Tutto sembra andare per il meglio. Siamo marci. Milioni di debiti. Stasera cena con faccendiere Futura ETMS per spostare fondi alla fiduciaria brasiliana. Tutto tranquillo. Seppellisci l’associazione dei consumatori e la sua protesta. Il presidente è stato indagato per corruzione tre anni fa. Il processo è ancora pendente. Non sarà difficile.
Ho la sensazione che qualcosa si stia muovendo, non so cosa. Il direttore ha la massima fiducia in me.
La fine è vicina, e lui non lo sospetta nemmeno. Mancano ancora molti tasselli, ma l’intelaiatura è completa-
Vivo in un mondo di cristallo. Il mio ufficio è di cristallo, acciaio e cristallo. La mia vita è di cristallo. La mia mente va a pieni giri. Deve farlo sempre. La missione illumina la mia vita. Non mi concede riposo. Ma manca ancora il detonatore. Prendo l’ascensore per un caffè col vicepresidente idiota ciccione. Che mi parlerà della riunione di ieri sera, strizzando l’occhio alla ragazza della portineria. L’ultima vittima di un feroce sesso anale.
Vedere oltre le righe. Oltre i piani dell’ascensore. Oltre ai suoi sorrisi di convenienza. C’è chi fa di tutto per apparire, io faccio di tutto per nascondermi. Ventunesimo piano.
Un tizio abita al ventesimo piano. Al mattino, esce di casa, chiama l'ascensore al suo piano, scende al piano terra e va a lavoro. La sera, quando torna, chiama l'ascensore dal piano terra, diciannovesimo piano, poi sale un piano a piedi. Ogni giorno. Non lo fa di proposito, in quanto preferirebbe arrivare direttamente al ventesimo, e l'ascensore funziona perfettamente. Perché lo fa?
Arriva la sera. Oggi non mi sono divertito. Vivere da attore non diverte, fingere, e fingere la finzione. E fingere che la finzione ti importi. Fingere di mandare avanti le trame con società off-shore, creare e manipolare denaro.
Quando non ho cene di lavoro, come stasera, sono un uomo fortunato. Nessuno che mi conosce sa dove vivo. Nessuno. E chi sa dove vivo non sa chi sono, che posizione occupo. E’ la regola numero uno per restare nell’ombra.
Ho un’altra identità. Un'altra vita. Altri vestiti. Altri trucchi. Altri atteggiamenti. Fingere di essere diverso da chi sei. Essere diverso da chi fingi di essere. Non essere.
Se voglio conoscenze estemporanee, oppure una donna per fare del sesso, esco, infilo jeans da dieci euro, un giubbotto sgualcito e vado a distruggermi. Sono un mago nei trasformismi. Non temo di incontrare qualcuno. Non temo nessuno. La mia vita è la mia missione. La mia casa due stanze con bagno in un centro città grigio e sempre inquinato.
In casa spendo la maggior parte del tempo in meditazione per evitare di non esagerare con la cocaina.